La serata del passaggio delle consegne, si è svolta in un clima di festa e di amicale partecipazione di quasi tutti i soci...pochissimi gli assenti.... e di diversi ospiti, come si conviene ad un evento così importante nella vita del Club. Per quanto il clima non ci abbia sorriso, l'incessante pioggia non è valsa ad
intaccare l'umore dei presenti che, ben felici di tirare le somme di un anno rotariano ormai concluso, con altrettanta gioia e voglia di fare, si sono uniti per intraprendere con entusiasmo un nuovo percorso rotariano ed esprimere un sincero “in bocca al lupo” a Riccardo Rubbiani.
Dopo avere riassunto, visibilmente emozionata, le varie iniziative portate a compimento dal nostro Club, durante l'annata 2012-2013 ed avere ricordato l'amico Alessandro Lasagni, a tutti noi caro e sempre vivo nelle nostre memorie quale esempio indelebile di vita e di Rotary, ho voluto “raccontare” cosa ho imparato dall'esperienza di Presidente.
Per quanto l'impegno assunto con orgoglio abbia comportato enorme lavoro e sacrifici, la fatica è stata ampiamente ripagata da un arricchimento in termini di rapporti umani e da una crescita del mio bagaglio di vita che mi porterò dietro. Ho capito che:
- non occorre tanto parlare di Rotary (almeno internamente al Club), ma occorre fare Rotary.
Ciò che conta, a mio parere sono i fatti, è l'esempio concreto più esplicativo di mille frasi;
- il servizio e ciò che più appaga nella vita del Club. Con il servizio non solo si fa del bene, ma si creano rapporti, si coltivano amicizie e ci si conosce meglio, unendosi e lavorando insieme per un fine nobile. E nulla vi è di più nobile che essere di aiuto;
- l'amicizia è fatta di condivisione, di schiettezza, di cose dette in sincerità e con la più assoluta trasparenza, di confronti costruttivi, di divergenze anche,...purchè motivate. Mai si deve temere di dire ciò che si pensa, per paura di urtare l'altrui suscettibilità, se lo si fa in modo rispettoso;
- essere rotariani, fino in fondo, vuol dire abbandonare ogni forma di competizione pur aspirando al meglio, nei limiti delle possibilità e capacità del Club di appartenenza;
- solo vivendo in sintonia sia all'interno che all'esterno del Club, gli obiettivi possono divenire concreti, perchè perseguiti al di là di ogni logica individualistica, piuttosto in forma collegiale;
- non è spirito rotariano isolarsi nella circoscritta e limitata realtà del proprio Club, rifuggendo ogni forma di amicizia o collaborazione con chi persegue fini analoghi ai nostri;
- creare sinergie con altre Associazioni, non vuole dire perdere la propria individualità, ma ampliare i propri orizzonti, vedere al di là di una limitata logica di lobby;
- occorre sapere anche dire grazie, non dando mai nulla per scontato o dovuto;
- rotariani o lo si è o non lo si è nello spirito e nello stile di vita. A nulla valgono le opere e gli sforzi di coinvolgimento se dall'altra parte manca il piacere di essere coinvolti.
Questo e ciò che ho imparato, senza la presunzione di credermi infallibile e senza la pretesa di essere piaciuta a tutti, ma, altresì, con l'assoluta certezza di avere condotto il Club con il massimo impegno e con l'unica finalità di fare il bene dello stesso.
Ho, quindi, ringraziato tutti i soci per l'aiuto profuso durante il mio anno di presidenza e per avermi consentito di gestire il Club in modo collegiale e condiviso, così come mi ero prefissata.
Ho provveduto alla consegna di 3 Paoul Harris: uno a GIANNI DEGOLA: per avere dedicato tempo, risorse ed impegno massimi alla vita del Club, costituendo esempio di Rotary e modello di comportamento per tutti i soci e per l'intero Distretto, che ha ravvisato in lui le qualità idonee a conferirgli l'incarico di segretario del Governatore 2014-2015. Nell'assumere, senza esitazione alcuna la carica de qua, Gianni ha contribuito alla crescita del nostro Club, che si onora di annoverarlo tra i nostri membri; uno ad ALESSANDRO DALLA SALDA, amministratore delegato della Pallacanestro reggiana: per avere con impegno, sacrificio, serietà ed entusiasmo fatto della Trankwalder motivo di orgoglio per la nostra città, creando, altresì, occasioni di incontro ed aggregazione importanti per l'intera comunità, senza mai dimenticare i bisognosi ed i fragili e uno a VALENTINA BERTI, moglie del nostro socio Luca Reggiani, per avere dimostrato grande senso dell'amicizia, cercando di conciliare le esigenze di molti, nell'organizzazione della gita a Venezia, unica ed indimenticabile, che è servita a rafforzare il rapporto affettivo tra i soci ed il senso di appartenenza ad un'associazione esclusiva.
Ho passato, quindi, la parola e il collare, a RICCARDO RUBBIANI, Presidente 2013-2014, esprimendogli un augurio sincero per il suo anno di Presidenza e, per farlo, ho utilizzato le parole di Paoul Harris: CI SARA' SEMPRE CHI CONTINUERA' A SPERIMENTARE IL SUO PROFONDO INTERESSE PER L'UOMO ALL'INTERNO DELLE ORGANIZZAZIONI ROTARIANE LOCALI, ALTRI CHE SI IMPEGNERANNO NEL ROTARY NAZIONALE, PERCHE' FORTEMENTE ADATTI A CIO', ED ALTRI ANCORA CHE VEDRANNO GRANDI POSSIBILITA' PER UN ROTARY INTERNAZIONALE. C'E' SPAZIO PER TUTTE LE OPPORTUNITA' PER SERVIRE IL ROTARY, IN QUALSIASI MODO E IN QUALSIASI CAMPO UNO SI RITENGA ADATTO A DARE IL MEGLIO DI SE'. L'IMPORTANTE E' FARE CIO' IN CUI CREDE E CREDERE IN CIO' CHE SI FA.
Nel suo discorso Riccardo ha sottolineato come il miglior profitto si raggiunga attraverso il servizio, che deve essere svolto al di sopra di meri interessi personali e deve essere indirizzato verso il prossimo e le nostre comunità. Questa, ha aggiunto il neo Presidente, è la spina dorsale di una comunità che sta contribuendo attivamente a sradicare la poliomelite in tanti paesi, attraverso il programma Polio Plus, per cui sono attivi volontari in tutto il mondo, alcuni dei quali sono morti in Nigeria e Afghanistan. Il Rotary cerca di essere un punto di riferimento per le realtà in cui vive e costituisce un elemento importante in questi anni così bui e dal futuro incerto. Anche per questi motivi, Riccardo ha scelto come motto caratterizzante il suo anno di Presidenza, un frase densa di ottimismo e volta ad imprimere coraggio e fiducia. Si tratta delle bellissime parole pronunciate da ENZO FERRARI, già usate da Walt Disney anni prima: “SE LO PUOI SOGNARE, LO PUOI FARE”.
Riccardo ha concluso il suo discorso, presentando la sua squadra e le commissioni create per l'amministrazione del Club e, tra tutti, ha ringraziato la moglie Michela, senza la quale, ha dichiarato, non avrebbe mai assunto una decisione così impegnativa.
IN BOCCA AL LUPO RICCARDO!!! Da parte di tutti noi.
Cristina

Dopo avere riassunto, visibilmente emozionata, le varie iniziative portate a compimento dal nostro Club, durante l'annata 2012-2013 ed avere ricordato l'amico Alessandro Lasagni, a tutti noi caro e sempre vivo nelle nostre memorie quale esempio indelebile di vita e di Rotary, ho voluto “raccontare” cosa ho imparato dall'esperienza di Presidente.
Per quanto l'impegno assunto con orgoglio abbia comportato enorme lavoro e sacrifici, la fatica è stata ampiamente ripagata da un arricchimento in termini di rapporti umani e da una crescita del mio bagaglio di vita che mi porterò dietro. Ho capito che:
- non occorre tanto parlare di Rotary (almeno internamente al Club), ma occorre fare Rotary.
Ciò che conta, a mio parere sono i fatti, è l'esempio concreto più esplicativo di mille frasi;
- il servizio e ciò che più appaga nella vita del Club. Con il servizio non solo si fa del bene, ma si creano rapporti, si coltivano amicizie e ci si conosce meglio, unendosi e lavorando insieme per un fine nobile. E nulla vi è di più nobile che essere di aiuto;
- l'amicizia è fatta di condivisione, di schiettezza, di cose dette in sincerità e con la più assoluta trasparenza, di confronti costruttivi, di divergenze anche,...purchè motivate. Mai si deve temere di dire ciò che si pensa, per paura di urtare l'altrui suscettibilità, se lo si fa in modo rispettoso;
- essere rotariani, fino in fondo, vuol dire abbandonare ogni forma di competizione pur aspirando al meglio, nei limiti delle possibilità e capacità del Club di appartenenza;
- solo vivendo in sintonia sia all'interno che all'esterno del Club, gli obiettivi possono divenire concreti, perchè perseguiti al di là di ogni logica individualistica, piuttosto in forma collegiale;
- non è spirito rotariano isolarsi nella circoscritta e limitata realtà del proprio Club, rifuggendo ogni forma di amicizia o collaborazione con chi persegue fini analoghi ai nostri;
- creare sinergie con altre Associazioni, non vuole dire perdere la propria individualità, ma ampliare i propri orizzonti, vedere al di là di una limitata logica di lobby;
- occorre sapere anche dire grazie, non dando mai nulla per scontato o dovuto;
- rotariani o lo si è o non lo si è nello spirito e nello stile di vita. A nulla valgono le opere e gli sforzi di coinvolgimento se dall'altra parte manca il piacere di essere coinvolti.
Questo e ciò che ho imparato, senza la presunzione di credermi infallibile e senza la pretesa di essere piaciuta a tutti, ma, altresì, con l'assoluta certezza di avere condotto il Club con il massimo impegno e con l'unica finalità di fare il bene dello stesso.
Ho, quindi, ringraziato tutti i soci per l'aiuto profuso durante il mio anno di presidenza e per avermi consentito di gestire il Club in modo collegiale e condiviso, così come mi ero prefissata.
Ho provveduto alla consegna di 3 Paoul Harris: uno a GIANNI DEGOLA: per avere dedicato tempo, risorse ed impegno massimi alla vita del Club, costituendo esempio di Rotary e modello di comportamento per tutti i soci e per l'intero Distretto, che ha ravvisato in lui le qualità idonee a conferirgli l'incarico di segretario del Governatore 2014-2015. Nell'assumere, senza esitazione alcuna la carica de qua, Gianni ha contribuito alla crescita del nostro Club, che si onora di annoverarlo tra i nostri membri; uno ad ALESSANDRO DALLA SALDA, amministratore delegato della Pallacanestro reggiana: per avere con impegno, sacrificio, serietà ed entusiasmo fatto della Trankwalder motivo di orgoglio per la nostra città, creando, altresì, occasioni di incontro ed aggregazione importanti per l'intera comunità, senza mai dimenticare i bisognosi ed i fragili e uno a VALENTINA BERTI, moglie del nostro socio Luca Reggiani, per avere dimostrato grande senso dell'amicizia, cercando di conciliare le esigenze di molti, nell'organizzazione della gita a Venezia, unica ed indimenticabile, che è servita a rafforzare il rapporto affettivo tra i soci ed il senso di appartenenza ad un'associazione esclusiva.
Ho passato, quindi, la parola e il collare, a RICCARDO RUBBIANI, Presidente 2013-2014, esprimendogli un augurio sincero per il suo anno di Presidenza e, per farlo, ho utilizzato le parole di Paoul Harris: CI SARA' SEMPRE CHI CONTINUERA' A SPERIMENTARE IL SUO PROFONDO INTERESSE PER L'UOMO ALL'INTERNO DELLE ORGANIZZAZIONI ROTARIANE LOCALI, ALTRI CHE SI IMPEGNERANNO NEL ROTARY NAZIONALE, PERCHE' FORTEMENTE ADATTI A CIO', ED ALTRI ANCORA CHE VEDRANNO GRANDI POSSIBILITA' PER UN ROTARY INTERNAZIONALE. C'E' SPAZIO PER TUTTE LE OPPORTUNITA' PER SERVIRE IL ROTARY, IN QUALSIASI MODO E IN QUALSIASI CAMPO UNO SI RITENGA ADATTO A DARE IL MEGLIO DI SE'. L'IMPORTANTE E' FARE CIO' IN CUI CREDE E CREDERE IN CIO' CHE SI FA.
Nel suo discorso Riccardo ha sottolineato come il miglior profitto si raggiunga attraverso il servizio, che deve essere svolto al di sopra di meri interessi personali e deve essere indirizzato verso il prossimo e le nostre comunità. Questa, ha aggiunto il neo Presidente, è la spina dorsale di una comunità che sta contribuendo attivamente a sradicare la poliomelite in tanti paesi, attraverso il programma Polio Plus, per cui sono attivi volontari in tutto il mondo, alcuni dei quali sono morti in Nigeria e Afghanistan. Il Rotary cerca di essere un punto di riferimento per le realtà in cui vive e costituisce un elemento importante in questi anni così bui e dal futuro incerto. Anche per questi motivi, Riccardo ha scelto come motto caratterizzante il suo anno di Presidenza, un frase densa di ottimismo e volta ad imprimere coraggio e fiducia. Si tratta delle bellissime parole pronunciate da ENZO FERRARI, già usate da Walt Disney anni prima: “SE LO PUOI SOGNARE, LO PUOI FARE”.
Riccardo ha concluso il suo discorso, presentando la sua squadra e le commissioni create per l'amministrazione del Club e, tra tutti, ha ringraziato la moglie Michela, senza la quale, ha dichiarato, non avrebbe mai assunto una decisione così impegnativa.
IN BOCCA AL LUPO RICCARDO!!! Da parte di tutti noi.
Cristina