Giovedì 14 marzo, abbiamo avuto ospiti gli amici del Club Rotary Reggio Emilia Luciano Fantuzzi (CV) e Cesare Bellentani, nell'ambito di una serata all'insegna dell'amicizia tra soci di differenti Club e dell'approfondimento della conoscenza delle eccellenze che ne fanno parte.
Quando Cesare mi ha proposto di realizzare un evento rotariano dedicato a Luciano Fantuzzi non ho esitato un solo secondo e, nella certezza che tutti i soci del nostro Club ne sarebbero stati ben felici, ho risposto “Dimmi solo quando. Per noi sarà un grande piacere ed onore”. Poi ho pensato che la serata sarebbe stata ancora più bella se ad introdurre ed intervistare Luciano fosse stato proprio Cesare, che ha dedicato alla vita di questo grande personaggio un libro dal titolo “Luciano Fantuzzi. Una vita a forza nove”.
La scelta è stata “azzeccata”, considerato che Cesare ha saputo, con grade capacità “giornalistica” ed aiutato dalla profonda amicizia e dalla circostanza di conoscerlo in ogni aspetto, a fare emergere la personalità del nostro relatore sotto il profilo non solo imprenditoriale, ma anche umano e profondamente intimo. Da questa serata abbiamo tratto tanti insegnamenti, racchiusi nelle stesse parole di Luciano Fantuzzi che mi piace riportare nella loro integrità: “A mio avviso la prima e più importante qualità per una persona che vuole avere successo è l'onestà, quella vera, che devi avere con te stesso e verso gli altri. La seconda è la fortuna, che ti deve essere sempre amica. La terza è la perseveranza, la forza di saper stringere i denti in ogni momento, soprattutto quando le cose non vanno come tu vorresti. La quarta e l'ultima è la tua intelligenza, che devi usare nella costante ricerca del nuovo e del meglio”.
In ultimo, dopo le tante domande rivolte a chi, come scrive Cesare nel suo libro, è stato “un vero capitano d'industria, dal cuore dell'Emilia al mondo globalizzato”, anche io ho fatto una piccola osservazione.
Allorchè Luciano ha affermato “...quando ho raggiunto l'apice del successo, erano altri tempi. Ora non sarebbe possibile raggiungere dal nulla gli stessi traguardi”, io mi sono permessa di precisare: “Sì, ma erano altri tempi anche per tanti altri......”.

La scelta è stata “azzeccata”, considerato che Cesare ha saputo, con grade capacità “giornalistica” ed aiutato dalla profonda amicizia e dalla circostanza di conoscerlo in ogni aspetto, a fare emergere la personalità del nostro relatore sotto il profilo non solo imprenditoriale, ma anche umano e profondamente intimo. Da questa serata abbiamo tratto tanti insegnamenti, racchiusi nelle stesse parole di Luciano Fantuzzi che mi piace riportare nella loro integrità: “A mio avviso la prima e più importante qualità per una persona che vuole avere successo è l'onestà, quella vera, che devi avere con te stesso e verso gli altri. La seconda è la fortuna, che ti deve essere sempre amica. La terza è la perseveranza, la forza di saper stringere i denti in ogni momento, soprattutto quando le cose non vanno come tu vorresti. La quarta e l'ultima è la tua intelligenza, che devi usare nella costante ricerca del nuovo e del meglio”.
In ultimo, dopo le tante domande rivolte a chi, come scrive Cesare nel suo libro, è stato “un vero capitano d'industria, dal cuore dell'Emilia al mondo globalizzato”, anche io ho fatto una piccola osservazione.
Allorchè Luciano ha affermato “...quando ho raggiunto l'apice del successo, erano altri tempi. Ora non sarebbe possibile raggiungere dal nulla gli stessi traguardi”, io mi sono permessa di precisare: “Sì, ma erano altri tempi anche per tanti altri......”.