Il giorno 28/12/2012 ci ha lasciato un grande amico, Alessandro Lasagni, tesoriere del Club, fondatore dello stesso, già Presidente, ma soprattutto, grande amico ed esempio di spirito e valori rotariani. Vorrei salutarlo in questo modo.
LETTERA A SANDROCiao Sandro! E' così vero che si saluta un amico quando sta per partire per un viaggio per un luogo lontano e si sa che lo si incontrerà, ma non si sa quando e non si sa dove?!
Sono le ultime parole con cui ieri, quando sono venuta a trovarti, mi sono congedata da te, sapendo che non ci saremmo più rivisti, non almeno in questa dimensione.
Ma in quel “Ciao Sandro” c'era molto di più di un saluto. C'era racchiuso anche un “grazie” per tante cose. Grazie per avermi insegnato cosa sia il Rotary, per avermi trasmesso l'amore per il Rotary, grazie per avermi dato l'esempio di cosa sia una famiglia basate su solidi valori, grazie per avermi dato prova che si può amare una persona per tutta la vita con l'entusiasmo ed il trasporto dei primi giorni, grazie per i bei momenti condivisi in amicizia, grazie per come hai saputo affrontare la malattia, con una forza ed un coraggio che non dimenticherò, grazie per il garbo con cui sempre ti sei rivolto a me, anche quando dissentivi da alcune mie scelte relative al Club, grazie per i momenti di confronto costruttivi che abbiamo vissuto, crescendo insieme, così come è cresciuta nel tempo la nostra amicizia, grazie per i consigli che mi hai dato.
In quel “Ciao Sandro” c'erano tanti ricordi, che preferisco non affidare a questo sito, ma custodire per me, nella mia mente e nel mio cuore, come qualcosa di esclusivo, non raccontabile..anche perchè i ricordi hanno una valenza diversa in ciascuno di noi e sono troppo personali per divenire oggetto di condivisione.
In quel “Ciao Sandro” c'era una cosa che non ti ho mai detto, per pudore dei miei sentimenti, ma che spero tu abbia colto nei gesti, nel modo in cui mi sono rapportata a te, cercando di trasmettertelo: ti voglio bene.
Ed, infine, in quel “Ciao Sandro” c'era: mi mancherai..tanto.
Ma non c'era tristezza. C'era la serenità e la forza con cui, anche da te, ho imparato ad affrontare i momenti difficili.
Ed infine, volevo solo dirti un'ultima cosa: non ti preoccupare per Grazia, le staremo vicino, l'aiuteremo...anche se, ti confesso, per me non sarà semplice non sentire più pronunciare “Sandro e Grazia”, avendovi sempre visto come una cosa sola.
Tua amica per sempre
Cristina