La giornata del 2/12 u.s. trascorsa a Milano è stata davvero bellissima.
Siamo partiti alle 9.30 dalla zona Fiere, tutti puntuali..., tranne uno: il Presidente!
Che vergogna! Mi sono sentita chiamare sul cellulare da Gianguido che mi ha chiesto “Hai deciso di venire o possiamo andare?”.
Meno male che i miei soci con me sono sempre buoni e gentili....penso che sia il vantaggio di essere una donna.
Comunque se non erano le 9.30, saranno state al massimo, le 9,42..ritardo tutto sommato ancora tollerabile.
Il pullman era pieno: 25 persone, prevalentemente soci e consorti e qualche ospite, tra cui l'architetto Franca Manenti Valli, sempre graditissima, quando ci onora della sua presenza.
Quindi, pensate che privilegio, avevamo con noi: il maestro Mario Pavesi a farci da guida alla mostra su Picasso e l'architetto Valli a spiegarci le bellezze architettoniche di Milano.
Siamo arrivati a destinazione con un leggero anticipo, tanto che alcuni hanno avuto il tempo di pranzare nei ristorantini situati sopra la Rinascente o di dedicarsi subito alla shopping più sfrenato, altri di passeggiare per la città, godendosi il fantastico clima della giornata, freschino, ma con un bel sole (nelle gite siamo sempre molto molto fortunati, con il tempo). Alle 12.50 ha avuto inizio la visita alla mostra. Ci hanno raggiunti anche Giovanni, arrivato in treno e Daniele e Rita, sopraggiunti in macchina. Sicchè, alla fine eravamo circa una trentina. Un bel numero, che dà soddisfazione, quando è un Club piccolino ad organizzarsi.
Ora vi racconto brevemente quello che ho imparato di Picasso, grazie all'insegnamento della nostra sapiente guida. Anzitutto che Picasso dipinse a un ritmo incredibile tanto da dare vita a stili diversi, dimostrazione, anche questa, della sua indiscussa genialità. L'erotismo, soprattutto negli ultimi lavori, è molto evidente nelle sue opere e di certo legato alla sua creatività. La maggior parte dei sui dipinti hanno come soggetto la figura umana, non mostrando egli grande interesse per l'astrazione. Personalmente tra i 250 quadri e oltre che abbiamo visto, quello che più mi è rimasto impresso e che più ho amato è Guernica, frutto della reazione di Picasso, in quanto spagnolo, a un'atrocità perpetrata in una città spagnola.
La sapiente organizzazione di questa splendida mostra, ci ha permesso di vedere le tante versioni di quest'opera, proiettate in uno schermo gigante, fino ad arrivare alla stesura definitiva, quella a tutti noi nota. Mario Pavesi ci ha poi raccontato alcuni “gossip” relativi a Picasso, tipo che era ossessionato dalle donne e dal rischio di ammalarsi a causa di una vita un po' troppo libertina. Questa paura gli ha portato bene, visto che è vissuto a lungo. Ci ha poi parlato delle sue mogli, dei figli...disseminati qua e là e di tante altre cose curiose..che non vi svelo, altrimenti che “gossip” sarebbero?!!!!???
Così rimarranno patrimonio culturale e di conoscenza solo per quanti sono venuti. Gli altri, se intenzionati ad andare alla mostra, si dovranno accontentare degli anonimi e banali racconti delle radioline registrate.
Scherzi a parte, dovendo riassumere in poche righe tutto ciò che è stato Picasso, mi sento di potere dire da quanto appreso che: Picasso ha creato un modo di vedere che includeva molteplici aspetti della visione, sia fisici che psicologici: il tempo, lo spazio, la memoria, il desiderio...Ho letto da qualche parte che la sua più profonda lezione è questa: “non fare mai affidamento su idee preconcette, perchè più guardi, più riuscirai a vedere”; e penso che questa, al di là della pittura, possa essere una regola di vita.
La giornata è proseguita, sparpagliati un po' ovunque: Valentina, Luca hanno vinto il guinnes degli acquisti fatti, a considerare dal numero dei pacchetti, mia sorella, Antonella e Carla si sono dedicate, prevalentemente a comprare abiti per le loro ragazze (amorevoli mamme). Io, Carmen, Giovanni e Gianandrea, abbiamo girato tutti i bar più belli ed eleganti di Milano ed abbiamo fatto una passeggiata per via Monte Napoleone, splendidamente addobbata e magnificamente frequentata. Io eviterò di tornarci a breve, per non avere complessi: c'erano modelle ovunque...con cui davvero non potere competere.
I più intellettuali: Paolo, Eles, l'Arch. Manenti, Enrico, Lina penso abbiano continuato la visita all'interno dell'esposizione.
Poi alle 17.30 siamo ripartiti, nessuno si è perso e tra una risata e l'altra abbiamo raggiunto la via di casa.
Di tutta questa gita mi è rimasta una sola preoccupazione: spero che Gianguido abbia smaltito, in questi giorni, gli effetti collaterali delle mie potentissime caramelline alla menta, ma per sapere ciò dovrò necessariamente domandare a Carla.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato e grazie soprattutto a Mario Pavesi che ha saputo rendere unica e magica questa esperienza, concedendoci il lusso di una guida impareggiabile..(tanto da creare intorno a sé un vero e proprio capannello di intrusi, che si sono abusivamente aggiunti al gruppo).
A proposito tesoriere: manda a costoro il conto, come contributo al Club, per il servizio che abbiamo loro reso, più nolenti che volenti.
Un abbraccio
Cristina
Siamo partiti alle 9.30 dalla zona Fiere, tutti puntuali..., tranne uno: il Presidente!

Meno male che i miei soci con me sono sempre buoni e gentili....penso che sia il vantaggio di essere una donna.
Comunque se non erano le 9.30, saranno state al massimo, le 9,42..ritardo tutto sommato ancora tollerabile.
Il pullman era pieno: 25 persone, prevalentemente soci e consorti e qualche ospite, tra cui l'architetto Franca Manenti Valli, sempre graditissima, quando ci onora della sua presenza.
Quindi, pensate che privilegio, avevamo con noi: il maestro Mario Pavesi a farci da guida alla mostra su Picasso e l'architetto Valli a spiegarci le bellezze architettoniche di Milano.
Siamo arrivati a destinazione con un leggero anticipo, tanto che alcuni hanno avuto il tempo di pranzare nei ristorantini situati sopra la Rinascente o di dedicarsi subito alla shopping più sfrenato, altri di passeggiare per la città, godendosi il fantastico clima della giornata, freschino, ma con un bel sole (nelle gite siamo sempre molto molto fortunati, con il tempo). Alle 12.50 ha avuto inizio la visita alla mostra. Ci hanno raggiunti anche Giovanni, arrivato in treno e Daniele e Rita, sopraggiunti in macchina. Sicchè, alla fine eravamo circa una trentina. Un bel numero, che dà soddisfazione, quando è un Club piccolino ad organizzarsi.
Ora vi racconto brevemente quello che ho imparato di Picasso, grazie all'insegnamento della nostra sapiente guida. Anzitutto che Picasso dipinse a un ritmo incredibile tanto da dare vita a stili diversi, dimostrazione, anche questa, della sua indiscussa genialità. L'erotismo, soprattutto negli ultimi lavori, è molto evidente nelle sue opere e di certo legato alla sua creatività. La maggior parte dei sui dipinti hanno come soggetto la figura umana, non mostrando egli grande interesse per l'astrazione. Personalmente tra i 250 quadri e oltre che abbiamo visto, quello che più mi è rimasto impresso e che più ho amato è Guernica, frutto della reazione di Picasso, in quanto spagnolo, a un'atrocità perpetrata in una città spagnola.
La sapiente organizzazione di questa splendida mostra, ci ha permesso di vedere le tante versioni di quest'opera, proiettate in uno schermo gigante, fino ad arrivare alla stesura definitiva, quella a tutti noi nota. Mario Pavesi ci ha poi raccontato alcuni “gossip” relativi a Picasso, tipo che era ossessionato dalle donne e dal rischio di ammalarsi a causa di una vita un po' troppo libertina. Questa paura gli ha portato bene, visto che è vissuto a lungo. Ci ha poi parlato delle sue mogli, dei figli...disseminati qua e là e di tante altre cose curiose..che non vi svelo, altrimenti che “gossip” sarebbero?!!!!???
Così rimarranno patrimonio culturale e di conoscenza solo per quanti sono venuti. Gli altri, se intenzionati ad andare alla mostra, si dovranno accontentare degli anonimi e banali racconti delle radioline registrate.
Scherzi a parte, dovendo riassumere in poche righe tutto ciò che è stato Picasso, mi sento di potere dire da quanto appreso che: Picasso ha creato un modo di vedere che includeva molteplici aspetti della visione, sia fisici che psicologici: il tempo, lo spazio, la memoria, il desiderio...Ho letto da qualche parte che la sua più profonda lezione è questa: “non fare mai affidamento su idee preconcette, perchè più guardi, più riuscirai a vedere”; e penso che questa, al di là della pittura, possa essere una regola di vita.
La giornata è proseguita, sparpagliati un po' ovunque: Valentina, Luca hanno vinto il guinnes degli acquisti fatti, a considerare dal numero dei pacchetti, mia sorella, Antonella e Carla si sono dedicate, prevalentemente a comprare abiti per le loro ragazze (amorevoli mamme). Io, Carmen, Giovanni e Gianandrea, abbiamo girato tutti i bar più belli ed eleganti di Milano ed abbiamo fatto una passeggiata per via Monte Napoleone, splendidamente addobbata e magnificamente frequentata. Io eviterò di tornarci a breve, per non avere complessi: c'erano modelle ovunque...con cui davvero non potere competere.
I più intellettuali: Paolo, Eles, l'Arch. Manenti, Enrico, Lina penso abbiano continuato la visita all'interno dell'esposizione.
Poi alle 17.30 siamo ripartiti, nessuno si è perso e tra una risata e l'altra abbiamo raggiunto la via di casa.
Di tutta questa gita mi è rimasta una sola preoccupazione: spero che Gianguido abbia smaltito, in questi giorni, gli effetti collaterali delle mie potentissime caramelline alla menta, ma per sapere ciò dovrò necessariamente domandare a Carla.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato e grazie soprattutto a Mario Pavesi che ha saputo rendere unica e magica questa esperienza, concedendoci il lusso di una guida impareggiabile..(tanto da creare intorno a sé un vero e proprio capannello di intrusi, che si sono abusivamente aggiunti al gruppo).
A proposito tesoriere: manda a costoro il conto, come contributo al Club, per il servizio che abbiamo loro reso, più nolenti che volenti.
Un abbraccio
Cristina