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Combattere la violenza sulle donne

La serata del 29/11 organizzata da Rotary Club Reggio Emilia, Reggio Emilia Val di Secchia, Terra di Matilde e Soroptimist sul tema “combattere la violenza sulle donne” e con la relatrice dott.ssa Maria Rita Pantani, è stata davvero una serata importante, sia per la relatrice che per la delicatezza del tema trattato.
pantani1La bellissima sala del Capitano del Popolo, presso l'Hotel Posta era gremita di gente, il che ha attestato, in modo inequivoco, una duplice circostanza. Da un lato, la profonda stima, rispetto e riconoscenza che ciascuno di noi, in quanto cittadino, a prescindere dal ruolo rivestito e dall'attività svolta, nutre nei confronti di chi quotidianamente svolge il proprio lavoro con impegno ed entusiasmo presso le aule del Tribunale per il perseguimento della giustizia.

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E mi riferisco non solo alla dott.ssa Maria Rita Pantani, ma a tutti i magistrati, sia del settore civile che del settore penale nonché agli avvocati, che si battono per la tutela dei diritti dei cittadini e che in sala erano ampiamente rappresentati. Dall'altro, la profonda rilevanza di un tema che a tutti noi sta a cuore, che tocca le corde della nostra sensibilità e che è un tema molto attuale, essendosi appena festeggiata, il 25 novembre u.s. la giornata internazionale della lotta alla violenza sulle donne. Si tratta di un tema sul quale bisogna mantenere sempre alta la guardia e di cui non bisogna stancarsi di parlare.
Basti pensare che dall'inizio dell'anno ben 105 donne sono state uccise, il che equivale ad una donna ogni due giorni; si tratta, dunque di un fenomeno in continua crescita ed espansione preoccupanti. Personalmente ritengo che il cammino da compiersi acchè la donna sia riconosciuta, rispettata, valorizzata, nella sua peculiare dignità ed identità femminile, non debba passare soltanto attraverso la denuncia, pur necessaria, delle ingiustizie, delle discriminazioni ed, ancor peggio, come in questo caso, delle violenze, ma anche attraverso un fattivo ed illuminato progetto di promozione del ruolo e dell'importanza della donna considerata in tutti gli ambiti in cui essa si esplica, da quello familiare a quello lavorativo. pantani2L'opera di sensibilizzazione è importante, perché al di là degli episodi di violenza più eclatanti è nella quotidianità che occorre che tutti noi lavoriamo per smaltire le scorie, i residui di una sottocultura della sopraffazione che viene da lontano e che ancora serpeggia nei piccoli gesti e nelle piccole vessazioni
Mondo giudiziario, mondo istituzionale e mondo dell'associazionismo devono unirsi in un impegno volto a prevenire oltre che reprime la commissione di reati che violano i diritti di cittadini, talvolta in modo brutale.
Non posso che concludere esprimendo il mio compiacimento nel vedere le bandiere di quattri club uniti in un'iniziativa così importante e ringraziando quanti presenti a partire, oltre che dalla relatrice, che, con grandi capacità espositive e profonda preparazione professionale ha saputo trattare un tema delicato in termini non solo tecnici e, pertanto, rendendolo accessibile anche a chi non è operatore di giustizia, il Vice Questore Aggiunto Cesare Capocasa, la dott.ssa Rosaria Savastano, Presidente della sezione Civile, la dott.ssa Cristina Beretti, Giudice Monocratico presso il Tribunale di Reggio Emilia, il dott. Carlo Parmeggiani, ex Giudice di Cassazione e Ferdinando Del Sante, Governatore del Distretto 2072 per l’anno rotariano 2014/15, Antonio Marturano il past-governor Franco Mazza e Gianandrea Degola per l'aiuto profuso nell'organizzazione ed il grande artista Angelo Davoli per l'opera con cui, con grande generosità, ci ha concesso di omaggiare la nostra ospite.
E un grazie particolare a mio papà, e lui- che per altro mi ha inibito di ringraziarlo (ma ogni tanto mi piace contravvenire alle regole) – capirà il perchè.
Il Rotary è tanto.
Il Rotary è anche questo.
Cristina

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