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Governatore Alberto Azzolini   

Presidente Ermanno Ruozzi    

Spettacolo di danza al Teatro Ariosto

Lo spettacolo di sabato 10/11 è stato davvero commovente, unico e credo che in tutti coloro che erano presenti né rimarrà il ricordo indelebile. Vedere tanti ragazzi che si esibiscono con impegno, forza di volontà, a fronte di sacrifici e rinunce enormi, danzando in abiti progettodanza1dai mille colori, al ritmo di musiche e con movenze diverse, ora malinconiche ora allegre, animati da grande passione, ma anche da un forte senso dell'altruismo...bè...credo che dia a tutti noi motivo per riflettere.
Il Teatro poi era gremito di gente, l'emozione nell'aria era palpabile e la partecipazione sincera
Il risultato raggiunto, anche in termini di coinvolgimento numerico all'evento, infatti, è stato di certo superiore a qualunque aspettativa, anche la più rosea.
Siamo infatti riusciti a riempire il Teatro Ariosto in pochi giorni dall'inizio della prevendita dei biglietti.

quotidianoRassegna Stampa:
-Radio LatteMiele
-Resto del Carlino
-Libertà
-Gazzetta di Parma

Abbiamo lanciato un appello e la risposta da parte della nostra città è stata immediata.
Penso che la gente abbia colto il significato di questo progetto, che va ben oltre quello che è stato uno splendido spettacolo artistico, grazie alla professionalità e bravura dell'Associazione Progetto Danza, ossia quello di RAGAZZI DELLA NOSTRA CITTA' CHE SI ADOPERANO PER AIUTARE LORO COETANEI PIU' SFORTUNATI, LONTANI GEOGRAFICAMENTE, MA VICINI CON I SENTIMENTI E CON IL CUORE. E TUTTO ATTRAVERSO LO SPORT, CHE NON E' SOLO STRUMENTO DI DIVERTIMENTO, MA MEZZO PER COMBATTERE LE DISUGUAGLIANZE, PER CREARE AGGREGAZIONE, PER SUPERARE LE BARRIERE DI QUALUNQUE TIPO, PER VINCERE L'EMARGINAZIONE E DARE UN'OPPORTUNITA' DI RISCATTO A CHI DALLA VITA E' STATO SEGNATO, come questi bambini, che sono stati privati dal destino del dono più prezioso, ossia dell'affetto e dell'amore dei genitori. progettodanza2Siamo riusciti nel nostro intento, ossia quello di raccogliere i soldi per donare un pulmino ai ragazzi dell'orfanotrofio Arco Iris a Maputo in Mozambico, allo scopo di consentire loro di uscire dalla struttura all'interno della quale vivono per rapportarsi ad altre realtà, altri contesti, potendo praticare lo sport del basket, andando incontro, si spera ad un futuro più felice (da qui il titolo dello spettacolo). In fondo è regalando il gioco ad un bambino che gli si dona un sorriso.
Noi tutti sappiamo come dietro questo progetto ci sia: tanto lavoro, tanto spirito di squadra, tanto entusiasmo......ma soprattutto...tanta UMANITA' e un forte SENSO DI SOLIDARIETA'.
E credo che tutto questo sia stato capito.
Tanti ho ringraziato su quel palco e gli stessi intendo ringraziare sulla pagina di questo sito, in modo che ne resti memoria nel tempo, così come in me e, sono certa, anche in voi, rimarrà vivo il senso di riconoscenza per chi ci ha aiutato:
  • In primo luogo, i veri protagonisti dell'evento, ossia l'Associazione PROGETTO DANZA, che con grande generosità ha messo a disposizione, senza nulla pretendere e nulla mai chiedere, ma solo dando (e questo è il vero senso della beneficenza) i propri giovani talentuosi per offrirci uno spettacolo di divertimento e di alto livello professionale. Ho trovato in loro amici sinceri, persone fantastiche, grandi lavoratori...motivati da forte passione e da tanta voglia di mettersi in gioco.
  • Il Console onorario del Mozambico in Milano dott. Simone Santi, nonché Presidente della Lazio Basket, Associazione senza fini di lucro, che mi ha fatto conoscere il progetto Colors cui è ispirata questa iniziativa. Progetto che tramite il basket si prefigge l'obiettivo di sottrarre tanti giovani che vivono in condizioni di degrado da un futuro pressochè certo di emarginazione.
  • Il Comune di Reggio Emilia, che ci è stato vicino in questo evento, concedendoci il patrocinio, ma soprattutto, facendoci conoscere, in modo più approfondito, la stretta amicizia ed il legame lontano che lega la nostra città al Mozambico e che quest'anno è stato ufficializzato con la firma del Patto di Gemellaggio tra Reggio Emilia e Pemba;
  • Tutti i partners di questa iniziativa, che ci hanno supportato economicamente, non senza prima volere conoscere, come è giusto che sia quando si fornisce un contributo economico, la serietà del progetto e la destinazione dei fondi. Solo allorchè sono stati convinti sia dell'uno che dell'altro e hanno apprezzato il fine del progetto, hanno deciso di sostenerlo;
  • La Trankwalder e l'amico Dalla Salda in particolare, che mi ha avvicinato a questo sport facendo crescere in me la passione per il basket. La Pallacanestro reggiana ha deciso di affiancarci in quest'iniziativa, condividendone scopi ed obiettivi;
  • Tutti i soci del nostro Club, che, ancora una volta mi ha reso orgogliosa di farne parte. Tutti voi mi avete sostenuto nel portare avanti quella che all'inizio era solo un'idea e che in seguito, solo tramite un elemento importante, ossia la condivisione, è stata trasformata in qualche cosa di concreto. Nonchè i soci degli altri Club Rotary della Provincia che anche in questa circostanza, come in tante altre, si sono rivelati amici e hanno dato prova di come il Rotary, quanto a finalità e scopi, sia UNICO e COESO;
  • Gli amici non rotariani, i cittadini, tutti coloro che comprando uno o più biglietti hanno consentito di riempire il Teatro in poco tempo, dimostrando che l'altruismo è un valore che esiste ancora così come esiste la voglia di essere di aiuto non solo sul territorio, per cui tanto si è fatto, tanto si sta facendo e tanto si continuerà a fare soprattutto a favore delle vittime del terremoto, ma anche fuori dal nostro territorio, guardando oltre i confini che, prima ancora che geografici, sono mentali.
Penso che nel momento in cui si fa beneficenza, non basti mettere mano al portafoglio – sarebbe troppo semplice - ma occorra dare un senso a tale beneficenza e noi ci siamo riusciti, facendo si che una disciplina, quella della danza, si mettesse al servizio di un'altra disciplina quella della pallacanestro, per uno scopo unico ossia quello di fare del bene.
P.S.Cinzia e Clelia sappiate che non vi libererete così facilmente di me. Il 22/12 sarò con voi a Correggio ad assistere al vostro spettacolo di Agorà ed insieme a me spero tanti altri soci.

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