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Governatore Alberto Azzolini   

Presidente Ermanno Ruozzi    

Incontro con il dott. Marco Ruini

Cari amici, giovedì 25 ottobre è stata davvero una giornata unica, magica, di quelle che non potranno non rimanere impresse nella nostra memoria come esempio di vera e propria serata ROTARIANA. Ed ora, provo a spiegarvene i motivi che, a mio parere, l'hanno resa diversa rispetto a tante altre, per quanto ognuna ci regali qualcosa.
marcoruiniIn primo luogo eravamo in tanti, davvero tanti e si respirava un clima di gioia ed affiatamento che non sempre, pur aleggiando nell'aria, è così immediatamente percettibile durante le conviviali del Club.
Poi c'erano amici che non vedevo da tempo è che è stato un piacere riabbracciare e mi riferisco, anzitutto, al nostro socio Eugenio, sempre in giro per il mondo, presenze illustri, quali il socio onorario Conte Santellocco, il maestro Mario Pavesi, il dott. Marco Ruini, l'arch. Franca Manenti Valli (ho seguito nel, nominarli, la disposizione antioraria del mio tavolo) e le amiche Cinzia Beneventi del Progetto Danza, Clelia Perricone, addetta stampa della medesima Associazione ed il marito, estremamente simpatico ed estroverso. E poi tanti tanti soci e qualche componente del Club al Femminile. Che bello! Solo la vista di quella sala non poteva non rendere felici e non trasmettere la piacevole sensazione di appartenere ad un Club di persone che si vogliono bene, bene sincero. A fianco del gonfalone, poi, avevamo appeso, in bella vista, il manifesto dello spettacolo che abbiamo organizzato per il giorno 10/11 alle ore 21.00 al Teatro Ariosto a favore del Mozambico, con grande impegno, ma altrettanto entusiasmo. Entusiasmo che non ci ha fatto sentire il peso delle ore, che durante questi mesi abbiamo trascorso in ufficio da me, lavorandoci fino a raggiungere, anche con il prezioso e generoso aiuto del Comune e degli sponsor, l'obiettivo che, con tanta caparbietà, ci eravamo proposti e che per mesi abbiamo perseguito. Come ho spiegato durante la serata, quando si fa beneficenza occorre sempre, per come la vedo io, lanciare un messaggio che sia positivo sia per chi fa del bene sia per chi lo riceve (altrimenti basterebbe mettere le mani al portafoglio e tutto risulterebbe più semplice). Il messaggio che abbiamo voluto lanciare è questo: ragazzi di Reggio Emilia che si impegnano, attraverso lo sport, per aiutare loro coetanei lontani, più sfortunati, che vivono in un orfanotrofio a Maputo in Mozambico. I nostri giovani devono capire che godere dell'affetto dei genitori non è cosa scontata e i ragazzi di Maputo devono apprezzare lo sforzo dei loro amici, lontani geograficamente, ma vicini con il cuore, nell'ottica di amicizia tra popoli diversi. Ed inoltre si deve dare prova di come lo sport possa essere strumento di forte coesione, aggregazione oltre che strumento per combattere il degrado e l'emarginazione e non solo mezzo di divertimento. Anche la scelta del manifesto non è casuale, rappresenta ragazzi che ballano tenendosi per mano, nel gesto simbolico di aiutarsi l'uno con l'altro, in un passo che è sì di danza, ma anche di unione di corpi e di anime Abbiamo scelto questa immagine tra tante, trovandoci tutti concordi nel preferirla ad altre, meno rappresentative di ciò che ci si sforza di trasmettere. Anche quanto può apparire una banalità, è stato frutto di una condivisone di idee, di punti di vista oltre che un momento di confronto.
Cinzia Beneventi ci ha poi descritto come dietro ad uno spettacolo di questo tipo, ci sia lo sforzo e la fatica di tanti ragazzi che lavorano per ore, mettendo la danza davanti a tanti altri modi con cui potere impiegare il tempo libero, perchè coltivano una vera e propria passione, fatta di sacrifici, rinunce, fatiche ed, alle volte cadute..ma con la forza e la voglia sempre di rialzarsi.
Clelia ha invece descritto – e condivido – il bellissimo rapporto di amicizia che si è venuto a creare tra lei, me, Cinzia, Massimo ed Elisabetta che si è data da fare come una matta,  nel lavorare insieme nell'organizzazione di questo evento, che ci ha visti accomunati da identico entusiasmo nel fare le cose, pur se con differenti competenze.
Ed ora: via alla vendita dei biglietti!!!!!Speriamo di riempire quel Teatro. Sarebbe la giusta riconoscenza per i ragazzi che con tanta generosità si sono offerti e si sono messi in gioco per un fine nobile ed importante che, ne sono certa, lascerà loro un segno nella vita.
Subito dopo la cena, abbiamo avuto la possibilità di ascoltare la bellissima relazione del Prof. Marco Ruini, neurologo e neurochirurgo presso il centro ANEMOS di Reggio Emilia che ci ha parlato di “ragioni e passioni”: un contrasto da sempre presente in ciascuno di noi e, molte volte – aggiungo io - irrisolto. La parte che personalmente più ha catturato il mio interesse è stata quella in cui ci ha spiegato che: “Noi uomini abbiamo, unici tra gli esseri viventi, una corteccia cerebrale fronto-basale sede delle capacità razionali, ma le emozioni, l'inconscio, continuano a governare la nostra vita e le nostre decisioni. Abbiamo la ragione, ma la usiamo per confermare e rinforzare scelte già fatte a livello inconscio o emotivo”. Può, chi non c'era, immaginare quante domande abbiano suscitato parole di questo tipo, curiosità irrisolte, sfoghi liberatori...insomma una versa e propria partecipazione allargata a tutti i presenti.
Ed in ultimo, a conclusione di una serata in cui già tanto era stato fatto, detto, raccolto, l'intervento conclusivo del nostro socio onorario Conte Satellocco a cui ben volentieri ho ceduto la parola, sentendo pronunciare frasi che, contrariamente a quanto dichiarato da Ruini riguardo alla memoria che col tempo trasforma i ricordi, mai dimenticherò nella loro essenza precisa, quella con cui sono state pronunciate: “Franco ha affermato di avere vissuto una serata di alta qualità rotariana, sia per gli ospiti intervenuti, sia per gli argomenti ed i temi trattati, sia per l'affiatamento tra i soci sia per l'interazione di tutti, ugualmente e parimenti coinvolti in quello che ha definito essere un esempio di BEL ROTARY”. Sono stata molto felice nel sentire queste parole pronunciate da chi al Rotary sta dedicando tutta la sua vita e che di Rotary ne ha visto e ne ha fatto tanto. Mi ha inorgoglito come Presidente, ma soprattutto come socio di un Club che, sarà un'impressione, mia – visto che da sempre sono ottimista – ma avverto “crescere” ogni giorno che passa. Grazie al contributo di tutti ed all'ottimo affiatamento che stiamo creando.
Per questo mi sento di ringraziare ciascuno dei soci e soprattutto Franco. Lui sa quanto io lo stimi e...di conseguenza...non faticherà a comprendere quanto da lui detto sia stato per me motivo di gioia.
Un grazie anche ad Eles e Romana che, con il loro ottimo croccante (che verrà messo in vendita per beneficienza e che vi invito già a prenotare) hanno addolcito una splendida serata.
Un abbraccio a tutti
Cristina Cataliotti
P.S. E mi raccomando: forza a vendere questi biglietti (ve l'ho detto: almeno 10 a testa). E' il gioco di squadra che consente il raggiungimento dei risultati (prenotateli tramite Massimo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o comprateli direttamente al Teatro, esibendo la tessera del Rotary, in modo da potere essere tutti in posti vicini in platea.

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